Opere

Arco, 1994Granito grigio38' × 1' × 8'

C'è una crudezza nelle ultime sculture in pietra di Claes che conferisce loro un carattere speciale. Un minimo di cultura e un massimo di natura. Nei suoi lavori della fine degli anni '1980 e dell'inizio degli anni '1990, gioca con il diabase o il granito altamente levigati con la pietra grezza. Attualmente si sta concentrando sulla pietra grezza. Egli “sfida” le leggi naturali della gravità, permettendo ai suoi possenti blocchi di granito di “volare” sopra il suolo. La dimensione attuale gioca un ruolo importante; per farci capire la nostra insignificanza, metterci in guardia contro l'arroganza e per ricordarci l'insieme più grande con cui la gente di città sta perdendo sempre più i contatti. Gli enormi archi di granito di Claes sono un tipo di ready-made. I problemi tecnici legati al rilascio di blocchi di pietra così enormi da rocce e montagne sono massimi, mentre quello che viene fatto alla pietra è minimo. Collocando archi di granito di questo tipo in un contesto urbano crea uno scontro tra natura e cultura, dove la natura è senza tempo e la cultura è effimera. Posizionare (la scultura) in un ambiente naturale provoca lo stesso scontro al contrario. Il punto cruciale è che la natura è naturalmente sempre superiore. (estratto da una dichiarazione di Folke Edwards, Goteborg, 1 settembre)

Esposizione

21 maggio 1995 - 31 marzo 1996 Apparire