Michele Sala
Opere

Tramogge, palette, bottiglie, barattoli, fienili, culle, chiatte, cassonetti, inceneritori, altiforni e forni: questi oggetti sono tutti associati alla raccolta, alla compattazione, alla lavorazione, allo stoccaggio e allo smaltimento di materiali sfusi e rifiuti. Liberate da specifiche funzioni di contenitore, le mie costruzioni sono astrazioni concettuali e visive che fondono forme e metafore e pongono domande. Quando una biblioteca è semplicemente una forma esaltata di cassonetto? Un cassonetto non è un reliquiario vernacolare? Come forme, le sculture sono piegate e configurate in forme che sembrano raccogliersi, incanalarsi, ospitare o consumare. Come metafore, accumulano e conservano i residui di sogni e ricordi, nonché frammenti delle mie congetture poetiche e speculazioni artistiche.